Scopri Zanzibar come un abitante del posto: cultura, vita quotidiana ed esperienze autentiche
- Boutique Hotel Matlai
- 22 set
- Tempo di lettura: 7 min
Quando la maggior parte dei viaggiatori pensa a Zanzibar, le vengono in mente immagini di hotel di lusso, romantiche fughe in spiaggia e acque turchesi dell'Oceano Indiano. E sì, quest'isola paradisiaca al largo della Tanzania è una delle destinazioni più belle dell'Africa. Ma dopo aver vissuto a Zanzibar per tre mesi, ne ho scoperto un altro lato: quello della resilienza, dell'ospitalità e delle tradizioni radicate. Questa non è solo la Zanzibar delle cartoline delle vacanze, ma la vera Zanzibar, quella che la gente del posto chiama casa.

La vita quotidiana a Zanzibar: semplicità, comunità e tradizione
I bianchi hanno l'orologio, ma gli africani hanno il tempo. Questo è un detto comune che descrive molto bene l'approccio al tempo. Nei villaggi rurali di Zanzibar, la vita scorre a un ritmo più lento e naturale.
Vita
Molte case sono costruite in pietra o foglie di palma, spesso senza finestre in vetro. Le giornate iniziano con l'alba e terminano con il tramonto intorno alle 18:30. Alle 22:00, la maggior parte delle case è silenziosa e le famiglie dormono.

Saluti
A Zanzibar, un rituale di saluto comune è una splendida espressione di rispetto per gli anziani. La frase più importante da conoscere è "Shikamoo", usata dai giovani per salutare gli anziani.
Ecco come funziona il rituale:
"Shikamoo" (pronunciato shee-ka-mo): questa parola significa letteralmente "ti tengo i piedi" ed è un profondo segno di umiltà e rispetto. Viene usata per mostrare riverenza per l'età e la saggezza di una persona.
"Marahaba" (pronunciato ma-ra-ha-ba): questa è la risposta cortese e calorosa dell'anziano, che significa "Ti do il benvenuto" o "Sono lieto". Riconosce il rispetto dimostrato.
Lo scambio verbale è spesso accompagnato da una stretta di mano gentile e rispettosa, che può essere mantenuta per tutta la durata della conversazione. È considerato buona educazione usare la mano destra per stringere la mano.
Il rituale del saluto tra persone della stessa età a Zanzibar è uno scambio caloroso e colloquiale. A differenza del saluto formale tra anziani, questo è un processo in più fasi che crea un legame autentico.
Il saluto più comune è "Habari?" (pronunciato ha-BAH-ree), che significa "Come stai?" o "Ci sono novità?". Una risposta comune è "Nzuri" (n-ZOO-ree), che significa "Bene".
Di solito, lo scambio prosegue con una serie di domande di approfondimento per dimostrare sincero interesse. È considerato scortese affrettare il saluto.
La conversazione spesso include domande come:
"Habari za leo?" (Come vanno le cose oggi?)
"Habari za kazi?" (Come va il lavoro?)
"Habari za familia?" (Come sta la famiglia?)
Le risposte sono solitamente un semplice "Nzuri" o "Salama" (pacifico).
Questo scambio verbale è sempre accompagnato da una calorosa stretta di mano, che può durare a lungo, mentre si completa la serie completa dei saluti. Il rituale è un modo non solo per salutare, ma anche per confermare che tutto va bene per l'altra persona e la sua famiglia.
Caratteristiche culturali
Nella cultura zanzibarina, è considerato maleducato o poco utile dire direttamente "Non lo so" se qualcuno, ad esempio, chiede indicazioni stradali. Al contrario, la gente del posto potrebbe fornire indicazioni dettagliate, anche se errate. Questo comportamento è radicato nel desiderio di essere accomodanti ed evitare di deludere. Spesso è considerato più ospitale offrire una qualche forma di aiuto piuttosto che ammettere di non avere la risposta. Questo è in contrasto con le culture in cui un diretto "Non lo so" è una risposta standard e neutrale.
"Pole pole" (pronunciato poh-lay poh-lay) è un'espressione swahili che letteralmente significa "piano, piano". Tuttavia, è molto più di una semplice istruzione letterale: è una filosofia di vita centrale in molte parti dell'Africa orientale, soprattutto in luoghi come Zanzibar e la Tanzania continentale.
L'espressione incarna un approccio alla vita rilassato, paziente e disinvolto. In una cultura in cui il tempo è spesso visto come un fiume che scorre piuttosto che come una rigida serie di scadenze, "pole pole" è un gentile promemoria a non avere fretta, a essere presenti e ad affrontare le cose un passo alla volta.
"Pole Pole" incoraggia le persone ad avere pazienza e a dare priorità al benessere e alla socializzazione rispetto a velocità ed efficienza. È il riflesso perfetto dell'atmosfera rilassata dell'isola.

Servizi di base
L'elettricità qui costa tra i 5.000 e i 10.000 scellini tanzaniani a settimana, a seconda delle dimensioni della famiglia. Non tutte le case sono collegate alla rete elettrica. Le interruzioni di corrente sono molto comuni e le aziende e le famiglie locali in genere non dispongono di un generatore.
La cottura avviene a gas o, spesso, su fuoco aperto.
L'acqua viene spesso raccolta da pozzi condivisi nei villaggi o da cisterne comunitarie. Famiglie e vicini vivono vicini, sostenendosi a vicenda, che si tratti di condividere il cibo, di aiutare con l'assistenza all'infanzia o di lavorare insieme nei campi.
Gli abitanti di Zanzibar fanno molto affidamento sugli smartphone per accedere a internet, utilizzando piani dati mobili convenienti anziché Wi-Fi. Questi telefoni sono essenziali per la vita quotidiana, con piattaforme come WhatsApp e i social media che sono fondamentali per la comunicazione e le piccole imprese. Servizi come M-Pesa consentono inoltre di effettuare transazioni bancarie e finanziarie direttamente dai dispositivi.

Muoversi a Zanzibar: Dala Dala e Boda Boda
Dimenticate gli orari rigidi: i trasporti pubblici di Zanzibar sono flessibili e condivisi. Il mezzo più comune per spostarsi è il dala dala (minivan condiviso) o il boda boda (mototaxi). Per poche centinaia di scellini, potete salire ovunque e farvi lasciare esattamente dove dovete andare.
Il traffico a Zanzibar è un'esperienza unica e spesso caotica, soprattutto nelle trafficate strade di Stone Town. A differenza del flusso di traffico strutturato di molti paesi occidentali, muoversi qui è un processo dinamico, in cui spesso si applicano regole diverse.
La dinamica del traffico
Gli stretti vicoli di Stone Town: all'interno della storica Stone Town, le strade sono così strette e tortuose da essere in gran parte inaccessibili alle auto. La maggior parte degli spostamenti avviene a piedi, in bicicletta o con piccole motociclette.
Congestione: sulle strade principali fuori dal centro città, il traffico può essere intenso, soprattutto nelle ore di punta. Aspettatevi di incontrare un mix di veicoli, pedoni e persino animali che condividono lo stesso spazio.
Stile di guida: il flusso del traffico non è sempre regolato da corsie o segnalazioni rigide. Gli automobilisti spesso si affidano a una negoziazione costante e quasi intuitiva dello spazio con gli altri veicoli, che può sembrare caotica ma è un sistema funzionale per la gente del posto.
Anche le biciclette sono molto diffuse sull'isola, mentre i carri trainati dai buoi si trovano ormai solo nei villaggi; in città sono vietati.

Donne a Zanzibar: forza, ruoli e prospettive in evoluzione
A Zanzibar, le donne sono la spina dorsale della vita della comunità. Possono votare, candidarsi e partecipare ai dibattiti politici, ma le posizioni di vertice sono ancora per lo più ricoperte da uomini. Oltre alla politica, le loro giornate sono un gioco di equilibri: gestire la casa, crescere i figli, preparare i pasti e incrementare il reddito familiare attraverso l'agricoltura, l'artigianato, il commercio al mercato o la gestione di piccoli negozi.
In questa società prevalentemente musulmana, le tradizioni rimangono profondamente radicate. In alcune comunità, è ancora accettato che un uomo abbia più di una moglie, una pratica abbracciata da alcune donne come parte della loro cultura. Eppure, in tutta l'isola, si sta verificando una rivoluzione silenziosa: le donne stanno avviando le proprie attività, guidando iniziative comunitarie e ridefinendo il significato di essere una donna zanzibarina. Portano con sé sia il peso della tradizione che la spinta al progresso, plasmando il futuro dell'isola un passo alla volta.

Istruzione
Il sistema educativo a Zanzibar è gratuito e obbligatorio fino alla scuola secondaria (classe 4). È strutturato in fasi, dai sette anni di scuola primaria ai quattro anni di scuola secondaria. Una sfida importante per gli studenti è la transizione linguistica: la scuola primaria è insegnata in kiswahili, ma le materie passano all'inglese a partire dalla quinta elementare. Il sistema deve affrontare ulteriori difficoltà a causa del sovraffollamento delle aule e della carenza di insegnanti qualificati.
La politica a Zanzibar: come funziona
Zanzibar fa parte della Tanzania, ma gode di uno status semi-autonomo, con un proprio presidente e una propria Camera dei Rappresentanti. Attualmente, il presidente della Tanzania è Samia Suluhu Hassan, la prima donna a ricoprire la carica di capo di Stato, mentre il presidente di Zanzibar è il Dr. Hussein Ali Mwinyi, eletto nel 2020. Le elezioni si svolgono ogni cinque anni. Sebbene la vita politica sia generalmente pacifica, possono sorgere piccole tensioni tra i sostenitori del partito al governo (CCM) e l'opposizione durante la campagna elettorale, in particolare a causa di risultati contestati. Tuttavia, queste controversie sono solitamente di breve durata e la vita quotidiana prosegue pressoché normalmente.

La cultura di Zanzibar: musica, sport e fede
L'Islam plasma la vita quotidiana a Zanzibar, dalla chiamata alla preghiera ai valori della comunità. Feste religiose come l'Eid al-Fitr riuniscono i vicini per celebrazioni ricche di generosità, pasti condivisi e riunioni familiari.
La musica è ovunque:
Taarab fonde influenze arabe, indiane e swahili.
Kidumbak porta ritmi frenetici alle feste di paese.
Bongo Flava, il sound hip-hop/pop della Tanzania, riempie negozi, spiagge e dala dalas.

Anche lo sport è presente: il calcio è di gran lunga lo sport preferito dell'isola, con la gente del posto che tifa con passione per squadre europee come il Bayern Monaco, il Real Madrid e il Chelsea. Spesso si vedono gruppi riuniti attorno a piccoli televisori lungo la strada per guardare le partite, a volte nei caffè o persino all'aperto. Nel tardo pomeriggio, soprattutto prima del tramonto, le spiagge si animano di giochi a piedi nudi: bambini, adolescenti e persino adulti giocano a calcio sulla sabbia, con le loro risate che si mescolano al suono delle onde. È un rituale quotidiano che riflette perfettamente il senso di comunità e di gioia dell'isola. Sulla costa sud-orientale, soprattutto a Paje, il kitesurf attrae sia la gente del posto che i turisti, mentre circoli di tamburi e spettacoli acrobatici trasformano spesso i tramonti in esperienze culturali indimenticabili.

Allontanandovi dalla bolla turistica, potrete sperimentare il vero calore dell'isola, lo spirito di comunità e l'autentica cultura swahili. Unitevi alla gente del posto e assaporate il vero cuore pulsante di Zanzibar, qualcosa che nessun opuscolo di lusso può catturare.
Scritto da Cassandre Clech - stagista a Matlai




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